La Camera dei Deputati ha approvato il 2 febbraio 1999 la legge sui trapianti di organi. Grande discussione ha provocato il criterio del silenzio-assenso presente nella legge: tutti i cittadini italiani al di sopra dei 18 anni dovranno infatti esprimere in modo esplicito la loro volontà di non donare i propri organi. Se non lo faranno, saranno automaticamente considerati donatori. “Lo Stato – ha affermato Marida Bolognesi, presidente della Commissione Affari sociali della Camera – si farà carico di informare i cittadini con campagne di informazione. E sarà lo stesso Stato a chiedere la manifestazione di volontà al cittadino. Espresso il sì alla donazione, si potrà comunque cambiare idea”. Ora però il dibattito si anima anche su un altro argomento: l’accertamento di morte. Con questa nuova legge, infatti, diventa ancora più stringente accertare il momento del decesso, affinché non si deteriorino gli organi da trapiantare. Ora la proposta di legge dovrà, entro il 21 marzo, passare all’esame del Senato. (f.f.)
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