Quando il basketera un rito

C’erano gli sponsor e i campionati tra i villaggi. C’erano tifosi appassionati che gremivano gli spalti attorno ai campi con i canestri. E naturalmente c’erano i campioni, venerati quasi come dei. Ma non stiamo parlando dell’ultima sfida tra le stelle del basket. Tutto questo succedeva infatti nel Chiapas messicano, ben 3400 anni fa. Presso il Paso de la Amada, nella regione di Soconusco, tre studiosi americani hanno riportato alla luce una striscia di terra, lunga circa 80 metri. E sospettano che servisse per ospitare le partite di un gioco molto simile alla nostra pallacanestro.

Gli archeologi Warren Hill e Michael Blake, della University of British Columbia di Vancouver in Canada, e Jonh Clarke, della Brigham Young University nello Utah (Usa), hanno annunciato la scoperta nell’ultimo numero di Nature. Ma come essere sicuri che si trattava proprio di un campo da gioco? L’importanza dei questo tipo di attività per le popolazioni precolombiane era già nota: la descrizione delle gare, in cui gli atleti facevano passare una palla di caucciù attraverso un cerchio fissato a un muro, è stata ricavata da diverse fonti. Per esempio dal racconto dei Conquistadores spagnoli, che ebbero il privilegio di assistere alle partite.

Sono stati inoltre ritrovati resti di palle gommose che venivano riempite d’acqua, datate attorno al 1250 avanti Cristo, e alcune raffigurazioni su ceramica di giocatori abbigliati con divise sportive. Ma il campo di Paso de la Amada è il più vecchio finora ritrovato. “E’ la conferma che i giochi con la palla esistevano fin da quando ha avuto inizio la vita stanziale nei villaggi”, hanno affermato i tre scopritori.

L’antica pallacanestro, come gli altri giochi con la palla, era più di un semplice sport per le civiltà centroamericane. La disputa era vissuta come un’evento rituale strettamente collegato alla vita religiosa, sociale e politica della comunità, e la costruzione dei campi poteva essere sponsorizzata per sottolineare il proprio status sociale. L’ultima scoperta ha messo in evidenza che il “paleobasket” era particolarmente importante nel complesso dei giochi con la palla.

Gli studiosi ipotizzano che ci fossero campi in tutti i villaggi e che si organizzassero dei veri e propri tornei. Altri campi databili attorno al 1000 avanti Cristo, o più recenti, erano già noti e simili, anche se più elaborati, a quello di Paso de la Amada. Tutti rispondono a uno scheman costruttivo di base: un piano terroso con due piattafome parallele che lo fiancheggiano. Sulle piattaforme, il campo di Paso de la Amada aveva i sedili per gli spettatori – se non per tifosi in piena regola – larghi due metri e mezzo e alti 35 centimetri.

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