Capogiri e disorientamento durante le immersioni subacquee: la colpa potrebbe essere dei boccagli dei respiratori, il cui design è rimasto sostanzialmente invariato da sessant’anni a questa parte. L’obsolescenza dei vari modelli in circolazione è denunciata da uno studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine, che la ritiene responsabile di molti incidenti e morti sott’acqua. La ricerca ha valutato gli effetti negativi dei respiratori – dolore muscolare, affaticamento, fastidio ai denti, intorpidimento del labbro – analizzandoli in relazione all’assetto della mascella. Sei volontari hanno testato tre diversi tipi di respiratori per 45 minuti: un modello standard fatto di gomma e silicone ideato per far presa sull’arcata dentaria frontale (canini) e su quella centrale (premolari), un modello semi-personalizzato fatto di silicone e un altro totalmente personalizzato dello stesso materiale ma ideato per permettere la presa anche sulla dentatura posteriore. Il primo di questi respiratori è risultato il più difficile da tenere fermo, e quindi il più scomodo. Il dispositivo personalizzato, invece, è meno fastidioso ma causa l’intorpidimento del labbro e anche un piccolo spostamento della mascella, che, dicono gli autori, potrebbe avere effetti negativi sulle funzioni di equilibrio dell’orecchio durante l’immersione. (r.p.)