Quelle api fisionomiste

A noi sembrano tutte uguali, ma la cosa non è reciproca. Le api, infatti, sono in grado di riconoscere e distinguere i nostri volti, pur avendo soltanto lo 0,01 per cento dei neuroni umani. Lo afferma uno studio dell’Università di Cambridge pubblicato sul Journal of Experimental Biology, che mette in discussione la convinzione degli scienziati della visione secondo i quali per riconoscimento del volto sarebbero necessarie complesse ed apposite strutture cerebrali. L’esperimento è stato condotto applicando su un pannello le fotografie di quattro differenti visi e associando a ciascun volto una ricompensa costituita da una soluzione dolce. In questo modo, i ricercatori hanno ripetutamente spinto gli insetti a ronzare verso una particolare foto, variando di tanto in tanto la sua posizione. Nel 90 per cento dei casi, le api sceglievano il volto giusto e lo memorizzano in modo duraturo: a distanza di due giorni erano ancora in grado di riconoscerlo. Come è possibile che gli insetti siano dotati di questa capacità? La spiegazione più plausibile, secondo gli scienziati, è che adattino il loro sistema visivo, sviluppato per il riconoscimento dei fiori, al riconoscimento di volti umani e che riescano a ottenere il risultato memorizzando solo una piccola quantità di informazioni. (a.d.)

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