Raggi afrodisiaci

Galeotto fu l’ultravioletto. Secondo due recenti studi condotti sul guppy (Poecilia reticulata) e sull’amarillo, due specie di pesci sudamericane, la visione dell’ultravioletto sarebbe fondamentale per capire come le femmine scelgono i compagni per l’accoppiamento. Le due ricerche, pubblicate rispettivamente su Behavioral Ecology e su Behavioral Ecology and Sociobiology, mostrano come le femmine di queste due specie siano maggiormente attratte dai maschi se il luccichio delle strisce sul corpo e sulle branchie viene percepito attraverso questo particolare canale. “Nonostante molti animali, tra cui rettili, anfibi, pesci e uccelli siano in grado di vedere sulla frequenza dell’ultravioletto, questa modalità comunicativa è stata sempre trascurata da etologi e naturalisti”, precisa Costantino Macias Garcia dell’Istituto di Ecologia dell’Universidad Autonoma Nacional de Mexico, che ha coordinato lo studio sull’amarillo. Secondo Garcia, la visione all’ultravioletto potrebbe anche essere utile per comprendere meglio alcuni processi evolutivi: “L’isolamento del compagno è uno dei meccanismi che promuove la speciazione. La percezione dei diversi tipi di marchi ultravioletti attraverso l’acqua può quindi aiutare a capire perché una certa specie cominci a differenziarsi in due distinte”. (m.s.)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here