Categorie: Società

San Valentino? In amore gli uomini rischiano di più

Gli uomini sono evolutivamente più propensi al rischio, anche in situazioni romantiche. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato su Journal of Risk Research secondo il quale, quando si tratta di conquistare un partner e di attirarne l’attenzione, il sesso maschile è più disposto a fronteggiare un pericolo. Questo perché i suoi antenati lo sono stati in passato, seppur per necessità. Le donne al contrario sarebbero più prudenti, giocando più sul sicuro. Per dirla con altre parole: tra lui e lei, entrambi in ritardo a un appuntamento, magari oggi in occasione San Valentino, è più probabile sia l’uomo e non la donna a correre per la strada pur di non far aspettare troppo l’amata.

“Nel passato, i nostri antenati avevano a che fare con un ambiente pericoloso dove erano costretti a prendere dei grandi rischi per trovare riparo, cibo e partner sessuali. Per cui, quegli individui che giocavano sul sicuro senza prendere rischi, era più difficile che sopravvivessero”, spiegano gli autori.

Per capire però se questa eredità fosse sopravvissuta attraverso i tempi, gli scienziati hanno studiato il comportamento di alcuni uomini e donne in tre diverse situazioni in presenza di un coinvolgimento romantico (come la possibilità di avere un rapporto sessuale). In particolare gli scienziati hanno valutato la propensione ad assumersi il rischio di rapporti non protetti, gioco d’azzardo e guida spericolata, scoprendo come in genere gli uomini siano più portati a fronteggiare il pericolo rispetto alle donne (per le quali invece la prospettiva di un risvolto amoroso non cambiava i loro atteggiamenti).

Quello della propensione al rischio rappresenterebbe un retaggio evolutivo che, concludono gli scienziati, potrebbe essersi in parte evoluto per aumentare le abilità di attrarre un compagno ma che potrebbe avere effetti devastanti sul lungo termine. 

Riferimenti: Journal of Risk Research DOI: 10.1080/13669877.2012.713388

Credits immagine:h.koppdelaney/Flickr

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

Articoli recenti

Una modifica al paradosso di Schrödinger per conciliare quantistica e relatività

Un gruppo di fisici dell’Università di Trieste (e di altri istituti) ha proposto una sorta…

11 ore fa

Il talco può aumentare il rischio di tumore?

Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…

5 giorni fa

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

1 settimana fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

2 settimane fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

2 settimane fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più