Non sono dannosi per l’uomo. Così due sottoprodotti del cloro usato per purificare l’acqua – il Bromodiclorometano (Bdcm) e l’Acido dibromoacetico (Dba) – sono stati scagionati definitivamente dall’accusa. Quattro esperimenti riportati dall’Internatonal journal of toxicology provano che non hanno effetti sulla crescita e sulle capacità riproduttive delle cavie di laboratorio. Queste sostanze si generano quando i disinfettanti a base di cloro entrano in contatto con materie organiche presenti nell’acqua potabile. Studi precedenti avevano messo in guardia sui rischi associati a questi composti, che includevano, fra gli altri, l’aborto spontaneo. Il Bcdm e il Dba sono stati somministrati a topi e conigli in quantità migliaia di volte superiori a quelle a cui sono esposti gli uomini e sono state analizzate le concentrazioni di queste sostanze nel sangue delle madri, nella placenta, nel feto, nel latte materno e nel corpo dei cuccioli. La prima delle due sostanze è stata metabolizzata con una rapidità inattesa, ed entrambe non hanno mostrato effetti sulla riproduzione e sulla crescita. (m.ca.)
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