Scoperta la causa del tumore alla tiroide

Mutazioni nel Dna mitocondriale. È questa la causa scatenante del tumore alla tiroide. Questa la scoperta tutta italiana, firmata dai ricercatori dell’Università di Bologna guidati da Giovanni Romeo, che apre importanti ricadute non solo per la diagnostica dei tumori.

I mitocondri sono gli organelli cellulari che regolano la produzione di energia, ovvero trasformano l’ossigeno in “carburante”. Possiedono un loro Dna, un frazione di patrimonio genetico esterna al nucleo ed ereditata unicamente per via materna. È questo Dna a essere incriminato nello sviluppo iniziale di un tipo particolarmente aggressivo di cancro alla tiroide.

Frequentemente, nelle forme più violente dei tumori alla ghiandola tiroidea (ma anche in alcuni tumori della mammella) le cellule appaiono gonfie. Tumori di questo tipo vengono chiamati oncociti. Le analisi in vitro e in vivo condotte dall’équipe di genetisti bolognesi hanno permesso di scoprire che le cellule tumorali sono gonfie perché sono piene di mitocondri che non funzionano correttamente per via di specifiche alterazioni nel loro Dna.

La cellula ingrossata sarà un nuovo marcatore dello sviluppo tumorale, che permetterà di intervenire in anticipo sullo sviluppo della malattia. Ma non solo. La ricerca potrebbe anche risolvere il mistero della cosiddetta immortalità delle cellule maligne. Il motivo per cui nei tumori va in tilt il processo di apoptosi (la morte programmata) potrebbe dipendere proprio dai mitocondri, il cui Dna regola questo cruciale meccanismo di difesa cellulare. (da.c.)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here