Corrono sul pelo dell’acqua, grazie al movimento velocissimo delle loro piccole zampe: sono i basilischi piumati, chiamati anche “lucertole di Gesù Cristo” per la loro capacità di camminare sulle superfici di laghi e fiumi. Fin dalla Preistoria, a quanto pare: un loro antenato è stato infatti recentemente scoperto negli strati geologici della Bridger Formation, in Wyoming, dal paleonotologo John P. Alexander, nel corso di una spedizione guidata da Christian A Sidor.
Il fossile, che comprende un cranio conservato quasi perfettamente e parte di due vertebre, è stato descritto su Plos One da Jack Conrad dell’American Museum of Natural History. Si tratta di una nuova specie, a cui è stato dato il nome Babibasiliscus alxi: in parte dal nome del suo scopritore, Alexander, in parte dalla parola babi che significa “cugino più vecchio” nella lingua dei nativi americani Shoshoni.
Con i suoi 48 milioni di anni, questa lucertola rappresenta il più antico membro della famiglia dei Corytophanidae: un gruppo diffuso prevalentemente nell’America Centrale e che include, oltre alle già citate “lucertole di Gesù Cristo”, anche i camaleonti e le iguane. Ma come era fatta e dove viveva?
La conformazione dei denti, con tre punte ciascuno, suggerisce che il Babibasiliscus alxi si cibasse di piccoli serpenti, pesci, insetti e piante, ma senza disdegnare prede più grandi. Le dimensioni del cranio, 4.2 cm, suggeriscono una lunghezza di circa 60 cm per il corpo intero. L’ambiente in cui viveva questo animale era sicuramente diverso da quello dell’attuale Wyoming: il Babibasiliscus alxi popolava le foreste pluviali dell’Eocene, ricche di acqua e vegetazione. Attivo durante il giorno, spendeva con tutta probabilità molto del suo tempo sui rami degli alberi. I cambiamenti climatici devono poi aver spinto i Corytophanidae sempre più a Sud, fino a popolare le zone tra Ecuador e Messico dove vivono ai nostri giorni.
Riferimenti: Plos One Doi: 10.1371/journal.pone.0127900
Credits immagine: (Basiliscus plumifrons) via CC
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