L’invecchiamento precoce e alcuni tipi di tumore sarebbero causati da alterazioni dei ribosomi. Così conclude uno studio realizzato presso il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York da un team coordinato da Pier Paolo Pandolfi, membro in Italia dell’International Cancer Center di Rovigo. I ricercatori stavano osservando nei topi la genesi della discheratosi congenita (Dc), una rara malattia genetica innescata dalla mutazione del gene Dkc1 responsabile dell’invecchiamento precoce, la discheratosi di unghie e pelle, una grave anemia, l’eccessiva pigmentazione cutanea fino alla suscettibilità a sviluppare tumori. Finora si riteneva che l’alterazione genetica alla base della malattia fosse a carico dei telomeri, provocasse cioè l’accorciamento delle parti finali dei cromosomi. Nei topi geneticamente modificati si è visto invece che questa riduzione sopraggiungeva solo alla quarta o quinta generazione, ma che già alla prima e alla seconda comparivano i sintomi della Dc e che la metà dei ratti contraeva il cancro alla mammella e al polmone. L’insorgenza della malattia non risultava cioè legata ad anomalie sorte a livello dei telomeri, ma dei ribosomi. Queste particelle che si trovano nel citoplasma della cellula, fino ad oggi si conoscevano solo per il loro ruolo “passivo” nella sintesi delle proteine. (d.d.v.)