Se la luce muove gli specchi

I movimenti microscopici tra atomi e particelle subatomiche possono dare origine a fenomeni talmente bizzarri da sfidare la comprensione umana. Lo hanno dimostrato alcuni ricercatori dell’università di Milano in un esperimento pubblicato su Nature. Stefano Mancini e colleghi hanno basato la loro ricerca sul fatto che quando i fotoni di luce colpiscono uno specchio gli imprimono anche una certa quantità di movimento. In altre parole, la pressione esercitata da questa radiazione fa muovere lo specchio. Utilizzando due specchi, hanno notato che facendo rimbalzare tra uno e l’altro un intenso fascio di luce, come un laser, si originava un’onda stazionaria che li faceva oscillare. In questo modo i grovigli tra i fotoni della luce si traducevano in oscillazioni tra i due oggetti e rendevano interdipendenti i loro moti. “Queste stranezze”, ha detto Mancini, “permettono di scoprire con precisione le forze deboli dei quanti e possono essere alla base di nuovi metodi di elaborazione dei dati”. Ad esempio, codificando le informazioni in differenti stati di atomi e fotoni, si potrebbero escogitare metodi crittografici per la trasmissione dei dati, per teletrasportare informazioni e produrre computer ultraveloci. (d.d.v.)

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