Salute

Sei depresso perché ti ha morso il gatto?

Attenti al gatto. Verrebbe da dire così leggendo uno studio dell’Università del Michigan che mette in relazione depressione e morsi dei piccoli animali domestici. Una ipotesi suggerita dall’analisi delle cartelle cliniche di oltre un milione di persone nel corso di 10 anni, che ha evidenziato come più del 40% dei pazienti medicati per il morso di un felino domestico in seguito sia stato curato per depressione. Tra questi, le donne sono state l’85%.

Mera coincidenza o rapporto di causa/effetto? E quale sarebbe la causa, quale l’effetto? “Forse gli individui depressi, soprattutto le donne, hanno maggiore probabilità di possedere un gatto”, suggeriscono i ricercatori. La compagnia di un animale domestico, infatti, è spesso indicata come benefica per la salute: riduce la pressione sanguigna, fornisce un supporto sociale e migliora l’umore. Non c’è da stupirsi quindi se in molti scelgono di condividere la propria casa con un gatto. E come si sa le convivenze aumentano il rischio di conflitti, talvolta causati dal comportamento molesto degli umani (come in questo video che vi proponiamo da youtube…) 

Ma potrebbe essere lo stato depressivo dell’umano a provocare, in qualche modo, il morso del felino? L’ipotesi in questo caso è che chi è depresso, con il suo comportamento, susciti il comportamento morsicatorio del gatto. “Chi soffre di depressione, ad esempio, usa meno il contatto visivo e alcuni animali sono noti per reagire ai segnali sociali umani come i gesti o lo sguardo”, osservano gli autori dello studio.

Tuttavia, per i ricercatori, l’ipotesi più interessante è quella inversa, ovvero che sia lo stretto contatto con il felino a modificare, in senso peggiorativo, lo stato psichico dell’umano con cui convive, esponendolo al parassita Toxoplasma gondii. È stato suggerito infatti che il microorganismo sia in grado di rilasciare sostanze che contribuiscono alla comparsa di disturbi psichiatrici. Anche qui i dati a supporto della teoria sono deboli: il Toxoplasma non viene trasmesso tramite i morsi e non ci sono dati che colleghino l’avere un gatto in casa con il rischio d’infezione.

Le perplessità quindi rimangono, ma i ricercatori sono certi di una cosa: i morsi dei gatti non sono causa diretta della depressione. “Tuttavia, se si riuscisse a dimostrare il collegamento, i medici dovrebbero prenderlo in considerazione ogni volta che un paziente, specie se donna, si presenta con dei morsi”, concludono. 

Riferimenti: Plos One Doi: 10.1371/journal.pone.0070585

Credits immagine:  Sebastián-Dario/Flickr

Vittoria Kalenda

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  • Sono un Deep Depression, ho passato due anni con due gattine, non mi hanno MAI morso, anzi mi riempivano di effusioni, soprattutto quando ero particolarmente giù...
    /gp

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