NON ESISTE estetista che non la proponga, salone di bellezza che non la abbia fra le sue offerte. E d’altronde chi ha provato una manicure semi o permanente è difficile che faccia marcia indietro e torni a quella tradizionale: dura molto di più, è più bella da vedere, nasconde gli inestetismi delle unghie e a farla ci si impiega praticamente lo stesso tempo. Purtroppo ha un unico grande difetto: per fissare il gel è necessario mettere le mani sotto una lampada che emette raggi Uva. Un passaggio inevitabile – perché è proprio questo che rende la manicure resistente e lucente – che preoccupa non poco i dermatologi: le radiazioni a cui si espongono le mani, seppur di breve durata, sono molto intense. Tanto da causare danni al Dna e quindi aumentare il rischio di sviluppare tumore. L’allarme viene dal convegno dall’American Academy of Dermatology in corso a Orlando, in Florida.
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