Violenze o minacce gravi reiterate. È questa la “tortura” vista dalla Lega Nord, che oggi ha presentato con successo all’Assemblea della Camera dei Deputati un emendamento alla proposta di legge sull’introduzione del reato di tortura nel codice penale. L’approvazione di questa modifica ha scatenato le proteste delle opposizioni e delle associazioni umanitarie. E il testo è così ritornato all’esame della Commissione. “Se confermato nel testo finale della legge”, spiega Marco Bertotto, presidente della sezione italiana di Amnesty International, “questo emendamento significa che l’Italia non vuole adeguarsi al diritto internazionale e in particolare alla Convenzione dell’Onu contro la tortura ratificata nel 1988”. L’emendamento, infatti, stravolge la definizione di tortura e la limita ai comportamenti ripetuti. Ma, anche secondo la diessina Anna Finocchiaro “per essere tortura la minaccia non ha bisogno di essere ripetuta più volte”. (r.p.)
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