Manca meno di una settimana alla fine della missione della sonda Cassini, in orbita attorno a Saturno. Il Grand finale, infatti, è previsto per il 15 settembre prossimo, durante il quale la sonda della Nasa si tufferà nell’atmosfera del pianeta con gli anelli, firmando così la sua distruzione. Cassini, infatti, ha concluso stamattina la sua ventunesima orbita, quella conclusiva, dando ieri (precisamente alle 21 italiane) l’ultimo saluto a Titano, il più grande satellite di Saturno, con quello che i ricercatori della Nasa hanno chiamato il “Final kiss goodbye” (bacio d’addio), con un flyby non proprio radente: Cassini è passato, infatti, a circa 120 mila chilometri dalla superficie del satellite.
Più precisamente, questo ultimo incontro modificherà la traiettoria di Cassini abbastanza da spedire la sonda direttamente nell’atmosfera del pianeta entro venerdì prossimo. Una volta che la traiettoria verrà modificata, non si potrà più tornare indietro.
“Questo ultimo flyby metterà Cassini su una traiettoria d’impatto da cui non potrà tornare indietro”, spiega alla Bbc Earl Maize, responsabile del programma di Cassini della Nasa. “Stiamo andando così in profondità nell’atmosfera che la sonda spaziale non ha la possibilità di uscire”.
Nel salutare Titano, Cassini invierà un’ultima serie di immagini di questo straordinario mondo. Più precisamente, gli ultimi dati saranno inviati il 14 settembre: differentemente da prima, la sonda manterrà un assetto tale da riuscire a trasmettere in diretta i dati raccolti dagli strumenti a bordo.
L’idea è di utilizzare fino all’ultimo momento utile tutta l’attrezzatura in grado di analizzare l’ambiente di Saturno, per non perdere nemmeno un’informazione sulle caratteristiche fisiche e chimiche dell’atmosfera del gigante gassoso.
Se tutto dovesse andare come previsto, nelle tre ore prima dell’impatto di venerdì tutti i dati acquisiti dalla sonda verranno trasmessi direttamente sulla Terra. L’ingresso in atmosfera durerà solo pochi secondi e il segnale con la Terra cesserà intorno alle 13:55 (ora italiana). “La missione di Cassini ci ha insegnato molto e personalmente trovo grande conforto dal fatto che Cassini continuerà a insegnarci fino agli ultimi secondi”, ha riferito sempre alla Bbc Curt Niebur, un altro scienziato del programma Cassini.
Via: Wired.it
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