Stamina, Marino Andolina farà le infusioni

Lo aveva detto dopo la (discussa e discutibile) nomina a commissario ad acta per la ripresa delle infusioni delle cellule staminali secondo il metodo Stamina agli Spedali civili di Brescia da parte del tribunale di Pesaro. “Cercherò di trovare dei medici dei Civili disposti a riprendere le infusioni”, aveva infatti dichiarato il braccio destro di Davide Vannoni, “altrimenti mi nominerò io stesso responsabile della terapia”. E così, a quanto pare, sarà: domani Marino Andolinaindagato dalla procura di Torino proprio sul caso Stamina e unico firmatario dell’unico (e insoddisfacente) report scientifico sulla metodica– praticherà le infusioni di staminali a Federico Mezzina, il bimbo affetto dalla malattia di Krabbe in merito al quale si era espresso appunto il tribunale di Pesaro. Ma il dubbio su quel che accadrà nelle prossime ore è d’obbligo, anche considerando il polverone che si è all’alzato all’interno della magistratura, con il Csm che ha inviato un fascicolo alla procura generale della Cassazione in merito alla decisione del tribunale di Pesaro.

“L’ospedale chiede un nuovo parere da parte del tribunale di Pesaro sulla mia possibilità legale di dare ordini ai medici e in caso di loro rifiuto di prendere il loro posto. È quindi tutto fermo”, aveva dichiarato Andolina commentando le difficoltà di trovare medici disponibili a somministrare le infusioni. Nelle scorse ore si era quindi parlato di un possibile nuovo intervento del giudice per dare il via libera ad Andolina a praticare i trattamenti e lo stesso braccio destro di Vannoni aveva annunciato che avrebbe contattato il tribunale di Pesaro o i carabinieri, se necessario, per accelerare la ripresa delle infusioni sul bimbo affetto dalla malattia di Krabbe.

Poi però l’Ansa ha quindi fatto sapere che Andolina avrebbe avuto il via libera dall’ospedale, dopo un colloquio con il direttore generale degli Spedali civili, Ezio Belleri e che quindi sabato alle 10 sarebbero riprese le cure per Federico. Cure (per le quali, ricordiamo, non esistono evidenze scientifiche di sicurezza e di efficacia) che dovrebbero essere somministrate sì da Andolina, ma la cui preparazione spetterebbe alla biologa Enrica Molino.

Via: Wired.it

Credits immagine: Sarah G…/Flickr

1 commento

  1. Questa è una vicenda chiarissima. Da una parte c’è il Male. Ed è un Male a tutto tondo. E dall’altra parte c’è il Bene. E, come sempre, il Bene è approssimativo, pasticcione, contraddittorio, volenteroso, ma anche frenato da tanta ignavia. Ma sono convinto che il Bene alla fine riuscirà a schiacciare il Male. Con una fatica tremenda e in modo assolutamente goffo e sgraziato, il Male sarà, alla fine, rigettato nell’Ignoranza delle Tenebre, da dove sempre proviene.

    La piega comunque che sta assumendo questa storia mi ricorda un’altra vicenda, dove si fronteggiarono il Bene e il Male.
    Da una parte, il famigerato Al Capone, detto Scarface.
    Dall’altra parte, l’Ordine e la Giustizia.
    Il Bene alla fine vinse, ma non si riuscì a condannare Al Capone per i suoi innumerevoli omicidi, ma solo per … evasione fiscale.
    Questo bastò per condannare Al Capone a 11 anni di galera e a decretarne il declino.

    Anche in questa vicenda relativa al Metodo Stamina sono convinto che il Bene prevarrà.
    Ma prevarrà non nel modo che sarebbe sacrosanto aspettarsi.
    Prevarrà con colpi bassi e arrangiati. Magari con una condanna per truffa semplice.
    Fra un po’ di anni su questa vicenda forse o Hollywood o Bollywood ci farà un film e il mondo intero si chiederà (e così pure se lo chiederanno i nostri figli) come noi italiani abbiamo potuto essere così creduloni.

    Cordialità

    Aristarco

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