Le Nazioni Unite hanno organizzato una nuova commissione che dovrà verificare l’impatto sociale dell’Aids nel continente africano, dove circa 30 milioni di persone hanno contratto l’Hiv. Gli effetti diretti sull’economia sono difficili da valutare, mentre evidenti sono le difficoltà nei settori della salute e dell’educazione: la morte di molti insegnanti potrebbe portare al collasso del sistema scolastico, specie nelle zone rurali. La commissione su “Hiv/Aids and Governance in Africa”, questo il nome della nuova struttura, è composta da 20 commissari provenienti dai governi di diversi stati africani. La commissione ha iniziato i lavori ad Addis Abeba, la capitale dell’Etiopia, il 17 settembre scorso con l’obiettivo di risolvere alcuni quesiti tipo “come faranno i bambini a studiare se gli insegnanti continueranno a morire prima di aver completato il ciclo formativo?”. Oppure: “Chi si occuperà dei malati quando i migliori medici e infermieri saranno morti?” Rispondendo a queste domande la commissione potrebbe aiutare i governi nell’attuazione di politiche per fronteggiare l’impatto del virus sulla società. (ma.c.)