Visualizzare lo stato di salute del cuore con un semplice esame ecocardiografico. Che consente di vedere il ramo discendente anteriore delle coronarie, l’arteria della vita, e poter rilevare così eventuali alterazioni dovute al restringimento dei vasi. Si tratta di una tecnica ecografica innovativa per misurare il flusso di sangue nelle coronarie, che è stata messa a punto da Paolo Voci e Francesco Pizzuto, due ricercatori della seconda cattedra di Cardiologia dell’Università La Sapienza di Roma. La ricerca, in corso di pubblicazione sul Journal of the American College of Cardiology, è destinata ad avere un forte impatto sul piano clinico e diagnostico. La strumentazione progettata, che utilizza una sonda ad alta frequenza e un ecocardiografo ad alta risoluzione, permetterà di sostituire le tecniche utilizzate oggi, per esempio il cateterismo del cuore particolarmente doloroso o la costosa tomografia ad emissione di positroni. I risultati e gli interessi applicativi di questa innovazione saranno presentati in occasione di un congresso organizzato da Francesco Romeo, uno dei massimi esperti di cardiologia in Italia, che si terrà il 5 maggio a Roma presso l’Università di Tor Vergata. (v.n.)
