Supermuscoli al carbonio

Più resistenti dell’acciaio, morbide come il caucciù, poco più pesanti dell’aria. Sono le fibre artificiali formate da nanotubi di carbonio messe a punto dai ricercatori del NanoTech Institute dell’Università del Texas a Dallas. Le loro caratteristiche sono di tutto rispetto: possono espandersi e contrarsi migliaia di volte a temperature che vanno dai 190 fino a oltre i 1600 °C, sono trasparenti, buone conduttrici di corrente e flessibili. Il nuovo materiale, paragonato a dei muscoli, è stato presentato dai ricercatori Usa sulle pagine di Science.

Le fibre cambiano forma e taglia in risposta a segnali chimici ed elettrici:  possono dimostrare una durezza simile a quella del diamante e una resistenza simile a quella dell’acciaio nell’estensione, mentre, opportunamente caricate, nella direzione perpendicolare alla flessione risultano “morbide” quanto il caucciù. I nastri di carbonio, dello spessore di 11 nanometri, hanno una consistenza simile a quella di un gel, solidi, ma leggeri come l’aria (aerogel) grazie alla loro bassissima densità, e sono capaci di estendere la loro lunghezza o spessore originari del 220 per cento in pochi millisecondi.

Queste loro caratteristiche hanno scatenato la fantasia di molti ricercatori. La capacità di resistere a uno spettro di temperature così elevato candida queste fibre artificiali come materiale per la costruzione di parti di vettori areospaziali; quella di espandersi e contrarsi, e quindi di generare forza, hanno fatto pensare alla possibilità di costruire dei muscoli artificiali a partire da questi materiali. Ma i ricercatori dell’Università del Texas per ora si stanno concentrando sulle possibili applicazioni nel campo dell’ottica: dal momento che sono dei buoni conduttori e sono flessibili, queste fibre potrebbe essere usate per realizzare elettrodi per celle solari e diodi organici che emettono luce di cui si può controllare trasparenza e conduttività. (e.r.)

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