Due giorni di meeting e 22 esperti riuniti a Ginevra. Tanto ci è voluto perché l’Organizzazione Mondiale per la Sanità prendesse una decisione in merito alle ricerca sul pericoloso ceppo mutante di influenza aviaria (Il supervirus dell’aviaria? E’ top secret), la cui pubblicazione completa è in sospeso da due mesi (La ricerca sul supervirus si ferma per 60 giorni). E il verdetto è: gli studi saranno pubblicati per intero, ma tra un po’ di tempo, una volta eseguiti ulteriori test e dopo aver trovato una soluzione alle questioni relative alla sicurezza della salute pubblica.
Secondo il panel di esperti, del quale fanno parte anche i ricercatori che hanno condotto gli studi al momento censurati (e auto censurati), è dunque preferibile rimandare la pubblicazione integrale delle ricerche, piuttosto che pubblicarle con urgenza ma in versione incompleta.
Gli esperti inoltre, spiega Declan Butler, sul blog di Nature, hanno concordato di estendere la moratoria sulla ricerca relativa al supervirus creato in laboratorio, ma anche di proseguire e intensificare quella sulle forme già esistenti in natura e attualmente in circolazione. In tempi brevi, tuttavia, l’Oms intende organizzare un nuovo meeting, esteso questa volta a un maggior numero di ricercatori.
Per approfondimenti su tutta la questione, oltre ai due articoli pubblicati su Galileo, rimandiamo allo speciale sul sito di Nature.
Credits immagine: uafcde/Flickr
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