Categorie: Salute

TeleFood 1997

“Cibo per tutti”. Con questo slogan partirà il primo appello televisivo mondiale dedicato ai problemi dell’alimentazione. Lo trasmetterà Rai International in mondovisione il 19 ottobre, dalle ore 14.00 (ora di Roma) fino alle ore 1.00 del giorno successivo. Undici ore di diretta dedicate a chi soffre nel mondo la fame. Questo lo scopo di TeleFood 1997. L’iniziativa è partita dalla Fao (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) che, dopo l’impegno preso con 186 paesi al Vertice mondiale sull’alimentazione di dimezzare entro il 2015 il numero delle persone sottoalimentate del mondo, ha deciso di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso l’etere. Infatti TeleFood 1997 sarà realizzato in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione.

Il programma sarà diviso in due parti. Nella prima verranno proposti documentari girati nei paesi in via di sviluppo, interventi di artisti e politici insieme a dibattiti sui problemi sulla sicurezza alimentare. La seconda parte prevede un collegamento con la Sala Nervi nella città del Vaticano. Alla presenza del Pontefice e di seimila invitati, si esibirà il tenore spagnolo Josè Carreras.

Durante le undici ore di mondovisione, chiunque potrà inviare il proprio contributo da ogni angolo della Terra. I fondi raccolti saranno destinati al Programma speciale della Fao per la sicurezza alimentare, che ha individuato 85 paesi, di cui la metà in Africa, con una situazione alimentare tale da richiedere un’azione urgente e l’investimento di fondi supplementari per finanziare i progetti di sviluppo rurale. Si è calcolato che più di 800 milioni di persone soffrono ancora di sottoalimentazione cronica. Necessarie, quindi, sono l’introduzione di migliorie nell’agricoltura come l’irrigazione dei campi e il drenaggio, che permettono all’agricoltore povero di produrre da sè gli alimenti, invece di contare sull’assistenza alimentare.

Secondo la Fao, ogni paese ha l’obbligo di garantire la propria sicurezza alimentare, così come la comunità intenazionale ha il dovere di aiutare le nazioni più bisognose. Ma per combattere la fame occore anche un aumento dell’impegno da parte dei singoli individui.

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