Teletrasporto, un’altra conferma

Un esperimento di telecinesi è stato completato con successo giovedì scorso dagli scienziati del California Institute of Technology (Caltech): un fotone è stato teletrasportato per una distanza di circa un metro. Non si è trattato di un vero e proprio spostamento fisico della particella, precisa Jeff Kimble, fisico del Caltech, bensì del trasferimento di proprietà da un fotone a un altro, che dunque diventa la replica del primo. L’esperimento, i cui risultati sono stati pubblicati su Science, si basa sul principio dell”entanglement” (intreccio), scoperto da Albert Einstein e da lui definito “una strana azione a distanza”. In altre parole, ciò che accade a una delle due si riflette istantaneamente sull’altra, anche se si trova ad anni luce di distanza. “E’ come se si facesse il solletico ad una persona e a ridere fosse un altro”, ha spiegato Kimble. Circa un anno fa, due équipe di scienziati, a Innsbruck e a Roma, avevano annunciato in un articolo di Nature di essere riusciti in imprese analoghe. Se i risultati del Caltech saranno confermati, potrebbe essere possibile la trasmissione di dati alla velocità della luce, e dunque la realizzazione di computer ultrarapidi. Jeff Kimble, autore dell’esperimento, ha ora un altro ambizioso obiettivo: teletrasportare un organismo vivente, un batterio.(r.o.)

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