E’ un passo in avanti nella ricerca sulle cellule staminali. Per la prima volta i ricercatori della Wake Forest University School of Medicine e dell’Advanced Cell Technology (Act) di Worcester hanno ottenuto il differenziamento cellulare a partire da cellule staminali embrionali di primati. In un articolo apparso su Science, Jose B. Cibelli e colleghi spiegano di aver utilizzato embrioni ottenuti per partenogenesi, senza cioè la fecondazione con sperma, per produrre vari tipi di cellule differenziate – tra cui cellule cardiache e nervose. Ecco come: alcune cellule uovo di primate sono state poste in vitro fino al raggiungimento della seconda metafase meiotica, quella cioè in cui gli oociti, non avendo concluso la seconda divisione permangono in condizione “diploide”. I ricercatori hanno quindi attivato le cellule uovo attraverso l’esposizione ad alcuni agenti chimici, che ne hanno stimolato lo sviluppo fino ad uno stadio di blastocisti. In seguito hanno isolato le cellule del nodo embrionale e le hanno messe in coltura. Il risultato finale è stata una linea cellulare stabile che ha dato luogo a intensa proliferazione mantenendo uno stato indifferenziato. Mediante un procedimento di coltivazione cellulare a più stadi, poi, le cellule sono state differenziate in astrociti e neuroni e, cambiando le condizioni di coltura, in altri tipi cellulari come i cardiomiociti, gli adipociti, etc. Questa tecnica potrebbe rivelarsi molto utile nelle ricerche sulle cellule staminali, perché – come hanno evidenziato i ricercatori – consente di evitare i problemi di natura etica connessi all’uso della clonazione a scopo terapeutico. (p.m.)
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