Il grasso in eccesso sequestra il testosterone: scoperta italiana su obesità e ipogonadismo

testosterone grasso in eccesso

L’obesità fa male anche – ma non solo –  alle ossa e alla salute sessuale. Il grasso in eccesso, infatti, tiene prigioniero il testosterone ne abbassa i livelli nel sangue, con conseguente maggiore rischio di osteoporosi e disfunzioni sessuali. A dirlo sono i risultati di uno studio dell’Università di Padova che ha indagato i rapporti tra obesità e ipogonadismo maschile, la riduzione del testosterone nell’uomo. I risultati sono stati presentati al  XIII Convegno di Medicina “I nuovi confini dell’aging: tra fisiologia e patologia”.

Testosterone prigioniero del grasso in eccesso

La riduzione dei livelli di testosterone, ormone sessuale maschile prodotto nei testicoli, è un fattore di rischio determinante per l’osteoporosi, ed è anche collegato con problemi tipici dell’andropausa, fra cui alcune disfunzioni sessuali. “Abbiamo studiato il nesso tra obesità e ipogonadismo maschile – spiega  Carlo Foresta, endocrinologo dell’Università di Padova, che ha guidato lo studio – ed abbiamo dimostrato che il testosterone si diffonde liberamente nel tessuto adiposo”. Normalmente, l’ormone viene via via rilasciato con il metabolismo, tornando nel circolo sanguigno. Ma nei soggetti con grasso in eccesso i meccanismi che riportano in circolo il testosterone non funzionano, e quindi l’ormone resta sequestrato (e inutilizzato) nel tessuto adiposo. “Nell’obeso, affetto da diabete o sindrome metabolica, l’accumulo di testosterone all’interno delle cellule adipose è molto più elevato. Per questo i livelli di testosterone sono più bassi”. 

Non solo farmaci: dieta e attività fisica

La riduzione del testosterone concorre allo sviluppo dell’ipogonadismo e dei sintomi dell’andropausa come l’osteoporosi e le disfunzioni sessuali. Oltre alle terapie farmacologiche basate sulla somministrazione di testosterone, la riduzione del grasso in eccesso, attraverso la dieta e l’attività fisica, rappresenta una strategia importante per combattere l’ipogonadismo maschile. Tanto più se si considera che il problema dell’obesità è piuttosto diffuso e anche maggiormente incidente nella popolazione maschile: quasi l’11% degli uomini è obeso (contro il 9% delle donne), mentre ben il 44% degli uomini è in sovrappeso o obeso (contro il 27,3% delle donne – dati nazionali).

 

 

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