Tieni le curve

    Una fotocamera che imita la forma dell’occhio umano grazie a una sorta di lente flessibile di silicio. È l’ultima invenzione che potrebbe permettere fotografie a risoluzioni di gran lunga superiori a quelle cui siamo abituati. Il progetto, ancora in fase di sperimentazione, è frutto di una collaborazione tra Yonggang Huang della Northwestern University di Evanston, e John Rogers della Illinois University, e i dettagli dello studio sono pubblicati oggi su Nature.

    L’occhio umano capta le immagini proiettandole all’interno della sua superficie sferica. Il nuovo modello di obiettivo effettua un processo molto simile, in quanto il piano focale che ospita i sensori elettronici ha anch’esso una superficie semisferica. Le fotocamere convenzionali, invece, usano una lente curva per focalizzare l’immagine, che però viene proiettata su una superficie piana, dove la luce è catturata dalla pellicola o dal sensore digitale. Questo passaggio da sfera a piano causa dei difetti dell’immagine (aberrazioni) che, infatti, devono essere corretti usando serie di lenti che riducono la distorsione. E che, ovviamente, aumentano i costi e la pesantezza degli obiettivi.

    Nel nuovo modello, la superficie semisferica è costituita da una membrana molto elastica (una cupola di appena due centimetri di diametro di poli-dimetil-siloxano) che viene applicata direttamente sulla lente dell’obiettivo, e sulla quale vengono innestati i sensori elettronici (minuscoli chip in silicio delle dimensioni di 100 micrometri quadrati ciascuno). Un sistema di piccoli ponti in plastica collega tutti i sensori, riducendo la trazione provocata dall’allargamento e restringimento della membrana, che altrimenti andrebbe a danneggiare i delicati circuiti.

    Il sistema avrebbe finora superato a pieni voti i test: il 99 per cento dei chip è risultato perfettamente funzionante. Anche nella resa delle immagini, sostengono gli autori, il prototipo mostra delle notevoli potenzialità (benché per ora non superi i 256 pixel): “Le fotografie sono molto più nitide rispetto a quelle scattate con le fotocamere tradizionali”, ha commentato Huang, “perché l’obiettivo semisferico consente una migliore riproduzione delle immagini che si trovano ai bordi del campo visivo ed elimina la rifrazione cromatica”. (ga.c.)

    LASCIA UN COMMENTO

    Please enter your comment!
    Please enter your name here