Topi da staminali adulte

Cellule staminali adulte provenienti dalla pelle possono essere usate per clonare un topo, con un’efficienza molto maggiore di quella ottenuta finora con cellule di altro tipo. Lo ha dimostrato uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences e curato da un gruppo di ricercatori della  Rockefeller University e dell’Howard Hughes Medical Institute guidati da Elaine Fuchs e Peter Mombaerts.

I ricercatori della Rockefeller, tra cui l’italiana Valentina Greco, hanno prima isolato cellule staminali dai follicoli piliferi dei topi. In seguito le hanno usato per eseguire un trasferimento nucleare in oociti privati del nucleo. Rispetto alla clonazione di mammiferi a partire da cellule adulte, che è già stata eseguita molte volte in passato ma sempre con un efficienza al di sotto del 10 per cento, questa tecnica ha permesso di ottenere risultati molto migliori: 19 nascite su cento tentativi di trasferimento, di cui nove sono cresciuti fino a diventare tipi sani e fertili. I ricercatori hanno tra l’altro prelevato altri tipi di cellule dallo stesso topo per eseguire analoghi tentativi di trasferimento nucleare, provando che l’efficienza era in quei casi molto minore. In precedenza c’erano stati tentativi di clonazione a partire da altri tipi di staminali adulte, come quelle del midollo osseo, ma i topi non erano sopravvissuti fino all’età adulta.

Con questo tipo di esperimenti i ricercatori si propongono di individuare le migliori candidate, tra le diverse popolazioni cellulari, per creare linee di staminali embrionali a partire dalle cellule di un particolare paziente, in modo da usarle per riparare tessuti malati evitando problemi di rigetto (n.n.)

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