Tra i quanti con Alice

Alice nel paese dei quanti –
Le avventure della fisica

Robert Gilmore
Raffaello Cortina Editore, Milano 1996 – Lire 35.000

Annoiata dai programmi televisivi in un giorno di pioggia la piccola Alice viene misteriosamente catapultata dallo schermo tv in un paese chiamato Quantilandia. Inizia così – sulle orme del celebre romanzo di Carroll – “Alice nel paese dei quanti”, il libro che Robert Gilmore, docente e studioso di fisica delle particelle all’universita di Bristol, ha scritto per divulgare la rivoluzione della quantistica del Novecento.

Passando dalla letteratura alla fisica, Gilmore trascina i suoi lettori nell’avventura dell’evoluzione del sapere scientifico. Il libro è costruito con un meccanismo narrativo incoraggiante: Alice non sa niente di fisica, e spesso ammette di continuare a non capire, nonostante le spiegazioni che le vengono offerte, interpretando così quello che accade al lettore stesso.

Nel corso del suo viaggio nel paese dei quanti, Alice incontra in primo luogo gli elettroni: “si trattava di una piccola figura, che le arrivava più o meno alla vita. Era terribilmente difficile farsene un’idea precisa, perché quel coso non la smetteva un attimo di saltellare qua e là, muovendosi così veloce che era difficile per davvero osservarlo chiaramente”. In un secondo momento Alice esplora la Banca Heisenberg, dove le viene spiegato cos’è l’energia, quindi l’Istituto di Meccanica, dove due fisici, il meccanico classico e quello quantistico, stanno giocando a biliardo. Il loro diverso modo di giocare – il fisico meccanico calcola esattamente la traiettoria del tiro, la forza da imprimere, e quindi va in buca, mentre il fisico quantistico fa in modo che la palla rimbalzi in ogni direzione in una volta sola – è una divertente metafora della diversità tra la fisica classica e la meccanica quantistica, che è il filo conduttore di tutto il libro.

L’avventura continua alla Scuola di Copenhagen, all’Accademia Fermi-Bose: il percorso si snoda lungo l’evoluzione della meccanica quantistica. A quantilandia Alice discute con gli elettroni, impara cosa sia l’interferenza quantistica, apprende che si può passare contemporaneamente attraverso più porte per arrivare proprio dove si vuole: al “picco della figura di interferenza”.

Un opera, insomma, interessante, accessibile ad un vasto pubblico perché consente diversi livelli di lettura. Gli esperti di fisica lo troveranno soprattutto divertente, e ammireranno la grande capacità descrittiva di Gilmore; coloro che non hanno familiarità con “quantilandia”, ma vogliono conoscere la fisica moderna, potranno trovare in questo lavoro una illuminante introduzione alla fisica del Novecento. Quanti, infine, nonostante le bellissime illustrazioni – curate dallo stesso autore – non riescono proprio a immaginarsi come si possa passare per più porte contemporaneamente, potranno apprezzare il suo aspetto letterario.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here