Trasporti per il terzo millennio

    Immaginate di viaggiare su un’auto dotata di un computer per programmare il vostro itinerario, ed evitare così le code trovando percorsi alternativi. Non è uno scenario da film di fantascienza. E’ il futuro prossimo dei nostri spostamenti, un futuro che si sta concretizzando in molte città e che ha un nome preciso: Its, Intelligent transport systems, ovvero le tecnologie telematiche al servizio della mobilità. Di questo si parlerà al 7° Convegno Mondiale sui sistemi di trasporto, in programma a Torino nel novembre 2000. Un appuntamento presentato qualche settimana fa nel capoluogo piemontese, che da tempo si propone come laboratorio di sperimentazione in Italia.

    Ma quale realtà si troveranno ad affrontare – e, si spera, a risolvere – i sistemi intelligenti di trasporto nel Belpese? In generale, la tendenza degli italiani negli ultimi anni è stata quella di spostarsi con la propria auto a scapito dei servizi di trasporto collettivo. Eppure nel 1998, dopo due anni di relativa stabilità, si sono registrati significativi cambiamenti nelle abitudini degli automobilisti italiani che nel 10,8 % dei casi hanno incrementato l’uso della propria automobile e solo nel 7,1 per cento dei casi lo hanno ridotto. A convertirsi al mezzo pubblico sono stati soprattutto i cittadini delle grandi città del Centro e del Nord – mentre nelle regioni meridionali si è registrata una tendenza inversa – convinti dalla difficoltà di trovare un parcheggio e dall’incubo ingorgo. Il tempo degli spostamenti si è infatti dilatato: il classico percorso casa – lavoro e casa – scuola è cresciuto dal ‘94 di circa mezz’ora, passando da quarantacinque minuti ad un’ora e un quarto. Uno spreco di tempo ed energia, questo, che, secondo alcune stime, avrebbe un costo medio attorno al 2% del prodotto interno lordo del Paese.

    La domanda di mobilità nei grandi centri dunque cresce sempre di più. E gli Its vogliono dare una risposta innovativa a questa esigenza, cercando di conciliarla con la necessità di ridurre la congestione urbana, proteggere l’ambiente e garantire la funzionalità dei sistemi di trasporto. Gli Its si basano su innovative tecnologie telematiche che consentono di svolgere funzioni di monitoraggio, integrazione e fornitura di dati. La gamma degli strumenti va da sistemi di guida intelligente a bordo dell’ auto a progetti di controllo del traffico, da dispositivi per il rilevamento di incidenti fino a sistemi di pagamento elettronico dei servizi. Il loro uso offre due grandi opportunità. Da un lato una nuova gestione delle informazioni che permette agli operatori e agli utenti di avere notizie in tempo reale sulla condizione della rete di trasporto e segnalazioni on line per la pianificazione del viaggio. Dall’altro rendono possibile l’integrazione di tutte le componenti della mobilità cittadina per la gestione del trasporto pubblico.

    Avvalendosi delle nuove reti per la trasmissione dei dati, da Internet alle telecomunicazioni mobili Gsm, dalla rete Isdn ai servizi radio Rds-Tmc, le applicazioni della telematica per i trasporti possono essere classificate in due categorie: Infrastructured based e Vehicle based. Nella prima categoria rientrano tutti i sistemi che mettono il guidatore in contatto con un centro informativo che lo aiuta a destreggiarsi nel flusso automobilistico, scegliendo l’itinerario più conveniente, adeguando la guida alle reali condizioni del traffico e considerando la lunghezza delle code, la presenza di lavori in corso o di incidenti. Tutto ciò grazie a pannelli a messaggio variabile, per un’informazione collettiva, o a sistemi a bordo del veicolo, per quella individuale. Appartengono invece alla seconda categoria tutti i dispositivi che supportano l’utente nell’attività di guida, ed in particolare quelle che possono avere implicazioni per la sicurezza. Un esempio è proprio lo sviluppo di sistemi per il controllo della distanza tra i veicoli nella stessa corsia e per il supporto nelle manovre di sorpasso. Inoltre, per snellire le code ai caselli o facilitare l’ingresso in strade ad accesso limitato, gli Its intervengono con sistemi di pagamento automatico mediante smart card o carte prepagate.

    In Europa la leadership in questo campo è in mano alla Ertico, un’organizzazione no profit che nasce nel ‘91 per iniziativa di alcuni gruppi industriali, di governi nazionali e della Commissione europea. Ertico promuove la creazione di una rete europea di sistemi di trasporto intelligenti e lo sviluppo di progetti che sperimentino nuove forme di mobilità. E’ questa, infatti, la grande sfida di fine secolo. E gli Its non solo potrebbero migliorare la sicurezza stradale, la qualità della vita e la salute dell’ambiente ma anche contribuire alla crescita economica dell’Europa. Un recente studio della Comunità Europea stima infatti che, negli stati membri, il mercato potenziale dei sistemi intelligenti per la gestione della mobilità potrebbe raggiungere 193 miliardi di euro e creare 70.000 posti di lavoro.

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