Nella lotta al tumore del colon-retto lo scenario è cambiato molto negli ultimi decenni, e continua a cambiare: lo screening permette di ridurre in modo incisivo la mortalità e di evitare che si arrivi alla diagnosi quando la malattia è già avanzata. Ma anche in fase metastatica esistono molti farmaci (chemioterapie e terapie target) che possono essere usati in successione, uno dopo l’altro, e che in una parte dei pazienti permettono di arrivare a una lunga sopravvivenza. Non solo, circa il 20% di chi ha metastasi resecabili è libero dalla malattia a cinque anni dalla diagnosi. E oggi, per i malati in terza o quarta linea di trattamento, anche in Italia c’è un’opzione terapeutica in più: l’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) ha infatti ammesso alla rimborsabilità un nuovo chemioterapico orale basato sulla combinazione di trifluridina (FTD) e tipiracil (TPI). Il via libera arriva in seguito al parere positivo dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) che ne aveva già autorizzato l’utilizzo nell’aprile del 2016.
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