Tumori, mortalità in calo

Diagnosi precoci, terapie più efficaci e un’attenta prevenzione. Sono queste le armi che hanno permesso di ridurre significativamente la mortalità per tumore. Secondo il rapporto Istat “Nuove evidenze nell’evoluzione della mortalità per tumori in Italia”, presentato al Ministero della Salute ed elaborato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ogni anno si registrano circa 2.300 decessi in meno a causa di neoplasie, l’equivalente di una diminuzione del due per cento. Il nostro Paese si attesta tra i più avanzati in Europa nel campo delle cure oncologiche. La ricerca ha aggiornato i trend del nostro paese a dieci anni dall’ultimo rapporto, prendendo in considerazione i tumori maligni registrati in 30 anni, dal 1970 al 1999. Il calo è più marcata al Nord e tra i giovani, ma le differenze geografiche si stanno appianando verso una sostanziale omogeneità su tutto il territorio nazionale. Eccetto per i tumori allo stomaco, testicolo, utero e linfoma di Hodgkin, che segnano un deciso trend verso il basso ormai da anni, quasi tutti gli altri tumori maligni mostrano una diminuzione della mortalità a partire da anni recenti. Tuttavia, alcune neoplasie uccidono più oggi che prima: è il caso del cancro ai polmoni, al cavo orale nelle donne, del melanoma della pelle e dei linfomi non Hodgkin. Anche il numero di nuovi casi di malattia all’anno, al pari del tasso di mortalità, segue un andamento decrescente dal 1995 a oggi, ma solo per gli uomini. Sono le donne, infatti, a pagare di più per i cambiamenti negli stili di vita, come consumo di alcol e di sigarette. Nella popolazione femminile l’incidenza dei tumori è ancora in crescita, anche se a una velocità minore. (da.c.)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here