Perché è quasi impossibile studiare matematica appena svegli? La risposta viene da una ricerca dell’Università del Colorado, secondo la quale le capacità intellettive sono peggiori nei primi minuti dopo il risveglio, che dopo una notte insonne. La perdita di lucidità equivale a quella causata dallo 0,08 per cento di alcool nel sangue. Gli autori dello studio, pubblicato su Journal of the American Medical Association (Jama), chiamano questo fenomeno “inerzia del sonno”. Per avere una misura del calo intellettivo, i ricercatori hanno comparato questo handicap momentaneo con quello causato dalla privazione del sonno. Nel loro esperimento, nove volontari hanno vissuto quattro settimane dormendo otto ore per notte. Trascorsa l’ultima notte, sono stati svegliati bruscamente ed è stato chiesto loro di calcolare una serie di somme. Il test è stato ripetuto a intervalli regolari di 20 minuti, per un totale di 26 ore senza riposo. Risultato: i volontari hanno totalizzato circa il 65 per cento della loro miglior performance appena svegli e l’83 per cento in tutto il restante periodo di sperimentazione.I risultati dell’esperimento hanno dimostrato che il cervello risponde meglio dopo una notte insonne piuttosto che nei primi minuti immediati al risveglio. Lo studio ha implicazioni per le persone cui è richiesto di reagire prontamente appena aprono gli occhi, come i medici o i piloti in casi di emergenza: devono esser consci di agire al di sotto delle loro normali capacità. (t.m.)
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