Uccelli, piccoli per volare meglio

Per volare non si può essere troppo grandi, a meno di non avere un motore. Sembrano saperlo gli uccelli, che infatti sono tutti di dimensioni limitate. Perché? Alla domanda risponde Sievert Rohwer del Burke Museum dell’Università di Washington in uno studio pubblicato su PloS Biology: le dimensioni sono limitate dal tempo necessario, durante la muta, alla sostituzione delle penne funzionali al volo.

Le penne sono di fondamentale importanza per gli uccelli, in quanto permettono loro di volare (fatta eccezione per i pinguini o gli struzzi), di termoregolarsi e di proteggersi dall’acqua e dalle intemperie. Purtroppo però si deteriorano facilmente a causa della continua esposizione ai raggi ultravioletti e alla decomposizione batterica. Per mantenere l’adeguato supporto aerodinamico durante il volo, quindi, gli uccelli “si rifanno le penne” periodicamente.

Gli esemplari più piccoli eseguono una o due mute all’anno: le piume vengono sostituite gradualmente, seguendo un ordine che permette agli uccelli di volare e di mantenere la propria temperatura corporea pressoché costante. Le specie più grandi, invece, hanno messo a punto diverse strategie: prolungare fino a tre anni l’intervallo di tempo fra una muta e l’altra, oppure iniziare la sostituzione di più tipi di penne contemporaneamente oppure ancora, in specie che non richiedono il volo per la ricerca del cibo o scappare dai predatori (per esempio anatre, oche o pinguini), cambiare tutte le penne simultaneamente. Ma il problema è che, al crescere della taglia, la lunghezza delle penne primarie necessarie al volo aumenta e con esso il tempo necessario alla loro sostituzione, lasciando “a terra” gli uccelli per un periodo troppo lungo.

Ecco perché il cigno, con appena 15 chilogrammi di peso, è tra le specie di uccelli che volano, quello più grande del mondo. Prima di lui il primato era dell’estinto Argentavis, volatile che solcava i cieli dell’attuale Argentina circa 6 milioni di anni fa: si stima avesse un peso di 70 chilogrammi circa e fosse grande quanto un essere umano. (p.f.)

Riferimenti: PLoS Biology doi:10.1371/journal.pbio.1000132

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