Un 2003 positivo

Il 2003 è stato un anno positivo per le attività di donazione e trapianto d’organi: è quanto emerge dal rapporto statistico di fine anno del Centro Nazionale Trapianti. Rispetto al 2002, si è infatti registrato un aumento del numero di trapianti effettuati: da 2750 a 2817. Questo grazie a un aumento dei donatori (+2,16 per cento) e nonostante una diminuzione degli organi effettivamente idonei per i trapianti, a seguito di un maggior controllo sulla sicurezza. I dati indicano quindi un più efficiente utilizzo degli organi disponibili. Più in dettaglio, il rapporto riferisce che il secondo semestre 2003 è stato migliore del primo, in termini di donazioni e trapianti, con dicembre che risulta il mese più positivo. Probabilmente, questa tendenza è il risultato di una serie di iniziative di sensibilizzazione dedicate all’informazione sul tema, alla manifestazione di volontà e alle rianimazioni. A livello regionale, il numero maggiore di donatori dai quali sia stato prelevato un organo poi effettivamente trapiantato è quello raggiunto dall’Emilia Romagna (30,0 per milione di abitanti, pmp). Molto al di sotto della media nazionale (16,8 pmp) si collocano invece Calabria (9,5), Puglia (9,0), Campania (8,3), Sicilia (6,4) e Provincia Autonoma di Trento (4,2). Nel complesso, si manifesta una profonda differenza tra le regioni del Centro-Nord (circa 25 donatori per milione in un’area di 30 milioni di abitanti) e quelle del Centro-Sud (circa 10 donatori per milione in un’area di 25 milioni di abitanti). (va.m)

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