Categorie: Salute

Un caffè contro la disfunzione erettile

Ne abbiamo sequenziato accuratamente il genoma. Lo abbiamo sorseggiato nello Spazio. Ve ne abbiamo svelato tutti i segreti. Ma c’è ancora qualcosa che non sapevamo del caffè: stando ai risultati di uno studio appena pubblicato sulla rivista Plos One, infatti, la bevanda avrebbe effetti benefici anche per la riduzione del rischio di disfunzione erettile. In particolare, gli autori del lavoro suggeriscono che “l’assunzione di caffeina riduce l’insorgenza di disfunzione erettile, specialmente se la sostanza è assunta in dosi equivalenti a 2-3 tazzine al giorno di caffè (170-375 milligrammi al giorno”. La scoperta non è troppo sorprendente, dal momento che la disfunzione erettile è collegata alla salute cardiovascolare, ed è noto da tempo che la caffeina ha effetti benefici sul cuore.

La disfunzione erettile colpisce circa 18 milioni di persone over 20. Con l’età, il rischio aumenta: il 44% degli ultraquarantenni ne soffre, e dopo il 70 anni la prevalenza sale al 70%. Nel loro studio, gli autori hanno analizzato oltre 3700 pazienti cui era stato chiesto di compilare un questionario riguardante la propria alimentazione, attività fisica, consumo di alcool e caffeina (da caffè, te, soda e bevande energetiche), e altri parametri relativi allo stile di vita. Dallo studio delle risposte, è emerso che gli uomini che assumevano tra 85 e 170 milligrammi di caffeina al giorno avevano il 42% di probabilità in meno di soffrire di disfunzione erettile rispetto agli altri.

Secondo gli scienziati, il motivo starebbe nel fatto che l’assunzione di caffeina ha un’influenza benefica su salute e funzionalità dei vasi sanguigni: “Il meccanismo biologico sottostante”, scrivono gli autori del lavoro, “è che la caffeina innesca una serie di effetti farmacologici che portano al rilassamento delle arterie del pene e del corpo cavernoso, aumentando l’afflusso sanguigno al pene”. I risultati sono confermati anche per soggetti ipertesi, sovrappeso o obesi, ma non per uomini che soffrono di diabete, “uno dei più grandi fattori di rischio per la disfunzione erettile”, come precisa David Lopez, uno degli autori della ricerca.

Credits immagine: Donald Palansky Photography via Compfight cc
Via: Wired.it

Sandro Iannaccone

Giornalista a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. È laureato in fisica teorica e collabora con le testate La Repubblica, Wired, L’Espresso, D-La Repubblica.

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