Un calcio alla Tbc

Per sconfiggere la tubercolosi serve un buon lavoro di squadra, proprio come per vincere una partita di calcio. Parola di Luis Figo, in versione cartoon. Il campione portoghese, Ambasciatore per la lotta alla tubercolosi dal 2008, ha infatti prestato il suo volto al fumetto “Luis Figo e la Coppa del Mondo contro la tubercolosi”, presentato oggi a Roma nella scuola elementare Statale “E. Pistelli” anche in versione animata. L’iniziativa, promossa dalla Stop Tb Partnership, dall’Organizzazione mondiale della sanità e dalla Fondazione Luis Figo, ha preso il via lo scorso anno con lo scopo di far conoscere ai bambini e agli adolescenti di tutto il mondo questa malattia, le sue cause, le cure e le possibilità di prevenzione.

La tubercolosi, infezione del sistema respiratorio provocata dal Mycobacterium Tuberculosis, colpisce oltre otto milioni di persone ogni anno, uccidendone 1,6 milioni. È uno dei principali pericoli per chi è sieropositivo, ed è endemica in diverse regioni del pianeta, tra cui l’Africa subsahariana, l’India, l’Asia centrale, l’Indonesia. Tuttavia è presente in maniera consistente anche nei paesi occidentali, soprattutto nelle aree urbane. Nuovi ceppi resistenti ai farmaci, inoltre, emergono sempre più spesso rendendo necessarie nuove ricerche, nuovi studi clinici e quindi nuovi fondi.

Stop Tb Italia ha lavorato con i bambini della scuola elementare su un percorso didattico incentrato sulla tubercolosi, mostrando come sia possibile sensibilizzare i piccoli su temi importante e insegnare loro corretti stili di vita. I bambini hanno realizzato disegni e slogan per promuovere la prevenzione contro la malattia e la divulgazione di tutte le informazioni utili a limitarne la diffusione. “Forse una scuola non è logisticamente il luogo migliore per iniziative del genere, non offre grandi sale stampa e non ha molti mezzi. Ma è sicuramente il contesto più adatto dove lavorare per far educazione alla salute e alle corrette abitudini di vita”, sottolinea la dirigente scolastica Brunella Maiolini.

“I lavori dei bambini sono sorprendenti, e ribadiscono l’importanza di quello che stiamo facendo”, spiega Luis Figo, “rappresentano la generazione giusta su cui lavorare, perché sono il nostro futuro”. Il fumetto, lanciato per la prima volta a Lisbona nel luglio del 2008 e disponibile in diverse lingue, sarà distribuito nelle scuole italiane ma è già visibile online. (c.v.)

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