Da oggi i malati di leucemia mieloide cronica hanno una speranza in più: un farmaco che è capace di bloccare la proteina responsabile della malattia. Finora curata con il trapianto di midollo o con l’interferone alfa. L’imatinib, questo il nome della molecola alla base del farmaco realizzato dalla Novartis, dopo aver ottenuto l’approvazione della Food and Drug Administration statunitense e dell’Emea, l’ente europea di vigilanza sui farmaci, ha ora avuto il via libera da parte della Commissione Unica del Farmaco. E può essere quindi prescritta dai medici. Dei pazienti cronici trattati con il principio attivo ben il 90 per cento ha ottenuto risultati positivi, nel loro sangue cioè già dopo cinque settimane i livelli di globuli bianchi si sono ristabilizzati. Questo perché la molecola riesce a bloccare la trasmissione del segnale di riproduzione delle cellule neoplasiche innescato dalla proteine codificata da un gene mutato, il Brc-Abl. “Imatinib è un passo avanti di estrema importanza”, ha spiegato Franco Mandelli, direttore del Centro di Ematologia dell’Università di Roma La Sapienza, “in tempi medio lunghi ci aspettiamo nuovi dati sperimentali e, probabilmente, una costante riduzione di questa malattia, fino idealmente alla sua scomparsa”. (l.g.)
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