La clonazione nei mammiferi è un’impresa ardua. Per questo un gruppo di ricercatori guidati Hans Schöler della Scuola di Medicina Veterinaria dell’Università di Pennsylvania (Usa) ha messo a punto un metodo per testare le possibilità di successo di una clonazione. La notizia è apparsa sulla rivista “Genes and Development”. I biologi hanno pensato di monitorare il gene Oct4 che allo stato embrionale dello sviluppo di un mammifero produce una proteina deputata al controllo di accensione e spegnimento di altri geni, contribuendo così alla caratterizzazione di una cellula. Una volta, però, che la cellula diventa adulta (cellula somatica), questo gene cessa di produrre la proteina. E poiché la clonazione prevede l’innesto di un nucleo di una cellula somatica in una cellula uovo è difficile che l’Oct4 si riattivi per consentire una riprogrammazione corretta. Ciò avviene solo nel 34 per cento dei casi. (p.m.)