Un metodo di restauro totalmente digitale per ricostruire le immagini anche a partire da piccoli frammenti. Grazie a un finanziamento della Marina degli Stati Uniti, Guillermo Sapiro dell’Università del Minnesota e Andrea Bertozzi della Duke University hanno elaborato un algoritmo matematico che consente di sfruttare le informazioni delle regioni di spazio ancora visibili in un dipinto, per ricostruire le parti corrose dal tempo. Rispetto alle tecniche di restauro fino a oggi utilizzate (che nonostante l’impiego massiccio del computer, fanno largo uso di ricostruzioni manuali) questo modello rende le operazioni completamente automatiche. Ma perché l’Ufficio della Ricerca Navale ha finanziato questo progetto? E’ presto detto: questo sistema servirà ai militari per ricostruire immagini perdute in trasmissioni su canali disturbati, soprattutto nei video di sorveglianza. “Finché l’immagine non è perduta irrimediabilmente, il nostro modello può intervenire con risultati soddisfacenti”, dice Sapiro. “In futuro potremmo addirittura ripensare la trasmissione delle immagini a distanza, inviandone solo alcune porzioni”. (m.s.)