Saranno gli Arsenali Medicei, trasformati in laboratorio-museo, a ospitare le cinque navi romane rinvenute nelle scorse settimane in un cantiere ferroviario della zona di San Rossore a Pisa.
Ci vorrà però un anno e mezzo prima del trasferimento degli antichi scafi e, per il momento, tutti i reperti saranno conservati in un capannone provvisoriamente adibito a laboratorio. I primi interventi per il mantenimento e il trasporto senza danno dei legni sono infatti già iniziati.
Il primo passo è “la delicata operazione di resinatura che prevede la creazione di un doppio guscio a strati paralleli di resina ”, spiega Stefano Bruni della Soprintendenza archeologica della Toscana, “e cominceremo dalla nave più piccola quella di cinque-sei metri.” La spesa dell’operazione è stata fino ad ora di poco più di un miliardo, interamente sostenuta dalle Ferrovie, mentre l’affitto del capannone sarà di competenza della Soprintendenza. (a.c.)
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