Un dispositivo a luce ultravioletta estrema (Euv) per manipolare oggetti delle dimensioni di qualche nanometro. E’ stato messo a punto da un gruppo di ricercatori dell’Università del Colorado (Usa) ed è il primo apparecchio a bassa lunghezza d’onda che ha una messa a fuoco così sottile. Le dimensioni del raggio sono sempre state un ostacolo per questo genere di macchine, perché spesso l’oggetto da illuminare è più piccolo della lunghezza d’onda della fonte luminosa. Questo significa che la luce raggiunge l’oggetto e letteralmente lo ‘scavalca’. “Euv avrà un enorme impatto sulla scienza e sulla tecnologia negli anni a venire”, hanno spiegato i ricercatori, “perché permette di interagire al livello delle singole molecole, e avrà largo impiego nelle nanotecnologie e nei computer di prossima generazione”. Questa fonte di luce, descritta su Science, produce un raggio dalle 20 alle 30 volte più sottile del più comune laser al neon-elio e diverse centinaia di volte più intenso.(a.ca.)
Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…
Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…
Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…
L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…
Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…
Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più