Un nuovo virus ogm contro il cancro

Dall’Università di Bologna arriva un nuovo herpevirus geneticamente modificato per la lotta al tumore del seno e delle ovaie. Lo studio italiano, guidato dalla virologa Gabriella Campanelli-Fiume e pubblicato su Proceedings of National Academy of Science, mostra un virus che, diversamente da quelli sperimentati finora, non è stato depotenziato.

“Quando si manipola geneticamente un virus per poterlo usare come arma contro i tumori”, spiega la virologa, “di solito lo si indebolisce per renderlo innocuo verso l’organismo ospite e controllarlo meglio. Ciò però finisce spesso col renderlo poco aggressivo anche verso il tumore e questa è una delle ragioni per cui questo filone della ricerca non ha ancora prodotto terapie antitumorali”. 

I ricercatori bolognesi hanno lavorato sui virus Herpes simplex lasciando inalterata la virulenza: hanno sostituito nel Dna virale una porzione della glicoproteina D, “chiave” che permette l’accesso alle cellule normali, con una sequenza che lo limita alle sole cellule malate. La nuova sequenza è un anticorpo a singola catena (scFv) che lega selettivamente i recettori della proteina Her-2 di cui sono rivestite le cellule cancerose. Il virus a questo punto colpisce le cellule bersaglio, replicandosi finché non sono tutte eliminate. Poi, non potendo più infettarne di nuove, si estingue (diversamente dall’Herpes simplex non modificato che resta sempre latente nell’organismo).

 Esperimenti sui topi hanno mostrato l’efficacia di questa soluzione: il 60 per cento è guarito completamente e nel restante 40 per cento è stato osservato un significativo rallentamento della crescita tumorale.

Inoltre, secondo i ricercatori, l’innata predisposizione dell’herpesvirus ad attaccare cellule nervose, lo rende un ottimo candidato contro le metastasi cerebrali dei tumori Her-2. Più in generale, questi risultati aprono una nuova frontiera nella ricerca oncologica: attraverso simili manipolazioni genetiche del virus si potrebbero individuare delle “chiavi” appropriate alle “serrature” di altri tipi di cancro. (t.g.)

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