Il patrimonio genetico dell’arcipelago di Tonga, nel Pacifico meridionale, è stato acquistato dalla società australiana Autogen. I diritti esclusivi sono garantiti da un accordo siglato tra l’azienda e il Ministero della Sanità tongano. Il documento prevede che la popolazione, 108 mila persone che vivono su 36 isole, sarà utilizzata per compiere una serie di ricerche che riguardano il cancro, malattie cardiovascolari, diabete e ipertensioni. “La popolazione Tonga”, sostiene Gutnick, presidente della Autogen, “è una base ideale per la nostra ricerca perché è geneticamente omogenea, parzialmente isolata”. L’omogeneità genetica rende relativamente semplice rintracciare la discendenza familiare per diverse generazioni, e quindi osservare il mutamento dei geni che causano particolari malattie. Per svolgere le ricerche la società australiana, che è in trattativa anche con altre nazioni-arcipelagho del Pacifico, costruirà un laboratorio di ricerca presso l’unico ospedale di Tonga dove verrà prelevato il Dna degli isolani. (c.g.)
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