Un telefono per sordociechi

 

(Credit: Alta Scuola Politecnica dei Politecnici di Milano e Torino)

(Polimi-Polito) – Parloma è un sistema in grado di trasferire in remoto la lingua dei segni tattili (la versione tattile della lingua dei segni normalmente utilizzata dalle persone sorde ma vedenti). Il trasferimento del messaggio avviene attraverso un’interfaccia aptica: il mittente sordocieco comunica ricorrendo alla lingua dei segni tattili, il sistema cattura il segno, lo elabora digitalmente e, attraverso il web, lo recapita al destinatario anche lui sordocieco sempre in forma di lingua dei segni tattili mediante un’interfaccia basata su braccia e mani robotiche antropomorfe a basso costo.

Il sistema può essere utilizzato anche nella comunicazione tra sordociechi e sordi e tra sordociechi e udenti che conoscano la lingua dei segni tattile.

Lo sviluppo del progetto Parloma, nato nell’ambito del Programma ASP, può ora essere portato avanti grazie a un finanziamento di oltre 780mila Euro ricevuto grazie al bando MIUR Smart Cities per l’innovazione sociale, categoria Under 30. Con l’attivazione a giugno di 3 assegni di ricerca, il team punta a realizzare un sistema più funzionale e robusto, che meglio risponda alle esigenze della comunità delle persone sordocieche.

Come funziona il sistema?

L’acquisizione del segno avviene mediante tecnologie a basso costo per la cattura del movimento come telecamere di profondità quale Microsoft Kinect e Leap Motion. L’utilizzo di algoritmi per il filtraggio e la classificazione del movimento permette di riconoscere il segno acquisito e generare una rappresentazione intermedia contenente informazioni di carattere linguistico e articolatorio. Il sistema invia il messaggio così convertito a un modulo di ricezione in grado di generare comandi per la mano robotica, la quale riprodurrà il messaggio nella lingua dei segni tattili che il ricevente potrà comprendere toccando la mano robotica. Il braccio robotico è realizzato attraverso la tecnica della stampa 3D che permette di abbattere costi e tempistiche di produzione.

(Credit: Alta Scuola Politecnica dei Politecnici di Milano e Torino)

Il progetto Parloma è sviluppato nell’ambito del Laboratorio Nazionale sulle Tecnologie Assistive “AsTech” del Consorzio CINI. Il CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) costituisce oggi il principale punto di riferimento della ricerca accademica nazionale nei settori dell’Informatica e dell’Information Technology. Il Consorzio è costituito da 41 Università pubbliche, tra cui i Politecnici di Milano e Torino.

 

Redazione Galileo

Gli interventi a cura della Redazione di Galileo.

Articoli recenti

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

14 ore fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

4 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

6 giorni fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

7 giorni fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

1 settimana fa

Leptospirosi: perché crescono i casi a New York?

Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…

1 settimana fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più