La vitamina C si è dimostrata un vero cavallo di Troia, trasportando nel cervello di alcuni topi di laboratorio dei farmaci antiepilettici per curare le convulsioni. Lo studio, che sarà pubblicato il 31 gennaio sul Journal of Chemical Chemistry, è stato condotto da alcuni ricercatori italiani dell’Università di Ferrara coordinati da Stefano Manfredini. “Dopo 4 anni di ricerche siamo riusciti a far passare delle sostanze terapeutiche dentro il cervello”, spiega Manfredini. Grazie a molecole di acido ascorbico (la vitamina C, appunto) siamo riusciti a oltrepassare la barriera naturale rappresentata dai vasi sanguigni. Ecco come: per regolare l’ingresso della vitamina C è stato scoperto un nuovo recettore, definito SVCT2 transporter, collocato sulle cellule che rivestono la barriera del cervello. Questo serve ad accumulare grandi quantità di vitamina C e funziona, allo stesso tempo, come filtro lasciando fuori le sostanze tossiche. Ma non solo, secondo i ricercatori la proteina rappresenta una sorta di carrello in grado, potenzialmente, di trasportare qualsiasi sostanza. Per questo adesso viene sperimentata la sua capacità di veicolare anche altri farmaci come antivirali e antitumorali. Prima di vedere delle applicazioni pratiche bisognerà però aspettare degli anni. (p.c.)
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