Una carta contro il dolore

Palermo. Milleseicento esperti di terapia del dolore hanno firmato oggi a Palermo la “Carta dei diritti del morente”: 12 punti per aiutare il paziente terminale a morire con dignità. Il documento è stato presentato durante il VII congresso della Società Europea di Cure Palliative che si sta svolgendo in questi giorni nel capoluogo siciliano. Diritto del morente a essere considerato persona fino alla fine, a essere informato sulle proprie condizioni, a ricevere risposte veritiere, a partecipare alle decisioni che lo riguardano, a trattamenti che lo sollevino dal dolore e dalla sofferenza. Sono questi i punti principali di una Carta che dovrà entrare nella cultura della medicina. “Questo non è un progresso scientifico”, ha dichiarato Vittorio Ventafridda, il primo in Italia a occuparsi di cure palliative, “ma di civiltà. Perché la morte è vita, è l’ultimo atto dell’esistenza e tutti hanno il diritto di viverlo con dignità”. Per farlo il Ministero della Sanità ha già provveduto al finanziamento di strutture specialistiche: gli hospice. “Nel giro di sei mesi saranno almeno 100 su tutto il territorio nazionale”, ha detto Giorgio Trizzino, presidente della Società Italiana di Cure Palliative. Sarà qui che i malati terminali e le loro famiglie troveranno assistenza e impareranno a gestire gli ultimi mesi di vita, da trascorrere preferibilmente a casa propria. “Anche questo è un diritto”, ha concluso Ventafridda, “quello alla vicinanza dei propri cari e a non morire in isolamento e solitudine”. Galileo approfondirà questi temi con un articolo sul prossimo magazine. (l.g.)

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