Una conquista in due tappe

Gli scienziati erano ormai convinti di conoscere come l’apparato vocale si fosse sviluppato fino alla comparsa del linguaggio tipico dell’essere umano. E soprattutto erano convinti di aver individuato il “salto di qualità”, la particolare conformazione anatomica che rende gli umani capaci di comunicare in forme tanto complesse e diversificate rispetto agli altri grandi primati. Nuovi dati sullo sviluppo dell’apparato vocale negli scimpanzé mettono però in dubbio le teorie finora più accreditate sull’evoluzione del linguaggio umano. In uno studio pubblicato sulla rivista Proceeding of the National Academy of Sciences (Pnas), Takeshi Nishimura e i suoi collaboratori della Kyoto University, dimostrano che il riposizionamento della laringe che avviene nel bambino e che si credeva fosse un fenomeno tipicamente umano, avviene anche nei giovani scimpanzé. Di conseguenza, non può essere stato questo il cambiamento evolutivo essenziale per la nascita del linguaggio nell’essere umano. Che sarebbe invece avvenuto in un secondo momento. I ricercatori giapponesi hanno seguito con la risonanza magnetica lo sviluppo di tre piccoli scimpanzé nei primi due anni di vita e hanno osservato la discesa della laringe tra la faringe e i polmoni: qualcosa di molto simile a ciò che avviene nell’essere umano. Alla luce di questi dati, gli autori dello studio hanno concluso che l’evoluzione del sistema vocale umano è avvenuta in due tappe. La prima consiste nella discesa della laringe, probabilmente apparsa in un antenato comune a scimpanzé ed esseri umani per ridurre il rischio di soffocamento dovuto ad aspirazione accidentale di cibo solido o liquido nella faringe. La seconda tappa che sembra avvenga solo nell’essere umano, consiste in un processo che aumenta la mobilità della lingua, permettendo di eseguire vocalizzazioni complesse. Gli scienziati hanno dunque ricostruito un processo le cui prime tappe, presenti nello sviluppo degli scimpanzé, originariamente non avevano come scopo principale la produzione di vocalizzazioni, ma che sono state poi fondamentali per la nascita del linguaggio. (g.b.)