Si chiama random laser e, a differenza dei normali laser, viene intrappolato tramite diffusione multipla in mezzi disordinati e opachi. Con un fenomeno simile a quello della luce che si diffonde nella nebbia o in un bicchiere di latte. E’ stato realizzato presso il laboratorio fiorentino Lens (Laboratorio Europeo di Spettroscopie Non-lineari) da alcuni ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica per la Materia (Infm) che pubblicheranno il loro studio su Nature. Combinando un mezzo disordinato con un cristallo liquido i ricercatori hanno realizzato un random laser di piccolissime dimensioni (dell’ordine di un millimetro) che può essere controllato tramite un parametro macroscopico: la temperatura. Nell’esperimento, infatti, piccole variazioni della temperatura possono accendere e spegnere la sorgente laser e cambiarne le caratteristiche spettrali d’emissione, cioè i colori contenuti nella luce emessa. Le potenziali applicazioni dello studio sono molteplici. Come nel campo di schermi sensibili alla temperatura e nel controllo remoto della temperatura in intervalli di valori d’interesse biologico. (f.f.)
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