Una proboscide per modello

    È un braccio meccanico, ma funziona come una proboscide. È Isella, un nuovo prototipo di arto bionico che i ricercatori dell’Ipa (ovvero il Fraunhofer Institute for Manufacturing Engineering and Automation di Stoccarda), in Germania,  hanno costruito ispirandosi all’appendice prensile degli elefanti. Estremamente versatile, capace di muoversi con forza, delicatezza e precisione.

    A differenza dei robot attualmente in uso, che hanno un motore per muovere ciascuna articolazione, la proboscide meccanica si serve di coppie di motori elettrici, in modo che se uno fallisce o perde il controllo dell’azione, l’altro può intervenire prevenendo movimenti imprevisti e potenzialmente pericolosi. Le coppie rappresentano gli estensori e i flessori di ciascuna articolazione. Ciascuna coppia agisce quindi in modo molto simile a due muscoli antagonisti ed è collegata alla parte meccanica da un’asta e da una corda che ha una funzione simile a quella di un tendine. Quando l’asta ruota, la corda si arrotola in entrambe le direzioni, formando una sorta di doppia elica, da cui il nome Dohelix con il quale il dispositivo è stato battezzato. Questa conformazione consente maggiori possibilità di movimento e un migliore controllo rispetto ai bracci bionici attuali.

    Isella possiede in tutto dieci “muscoli” Dohelix, quattro in corrispondenza del gomito e sei nella parte superiore. Per realizzare il prototipo, Harald Staab si è servito di un materiale elastico molto resistente e poco costoso utilizzato per le vele e  per gli alianti.  Il sistema  Dohelix può essere usato a tutte le scale di grandezza,  dai micrometri – l’unità di misura dei  modelli dei muscoli – fino ai molti metri delle gru. E le possibili applicazioni in campo medico vanno dalla rialibilitazione alla costruzione di protesi più economiche ed efficienti di quelle attuali.

    (t.m.)

    LASCIA UN COMMENTO

    Please enter your comment!
    Please enter your name here