Va a Goldemberg il Trieste Science Prize Ernesto Illy

È lo scienziato-politico brasiliano José Goldemberg  a vincere l’edizione 2010 del Trieste Science Prize Ernesto Illy, il riconoscimento istituito da illycaffè, Twas e Fondazione Ernesto Illy che ogni anno viene conferito (insieme a un assegno di 100.000 dollari) a un ricercatore di un paese emergente che si è distinto per il contributo all’innovazione scientifica e tecnologica.

Fisico, docente e rettore dell’Università San Paulo tra il 1986 e il 1989, José Goldemberg ha il merito di aver dato fondamento scientifico al programma brasiliano di utilizzo dei biocombustibili. Suo lo studio su Science del 1978 “Brazil: Energy Options and Current Outlook” sulla fattibilità e l’importanza di puntare sulle sue risorse naturali come la canna da zucchero. Già dal 1975, spinto dalle ricerche di Goldemberg, il Brasile ha sostenuto una politica energetica – soprattutto per quel riguarda i trasporti – basata sul biofuel, con l’iniziale obiettivo di accrescere la capacità di far fronte a eventuali interruzioni delle forniture di petrolio.

Ad oggi, il Brasile produce ogni anno 30 miliardi di litri di bioetanolo da canna da zucchero: circa il 50 per cento del petrolio consumato nel paese. La produzione e la distribuzione del bioetanolo portano a profitti annui dell’ordine di 30 miliardi di dollari (pari al 5% circa del prodotto interno lordo), e offrono lavoro a oltre un milione di brasiliani. Nel 2009, la vendita del bioetanolo ha superato la vendita della benzina. Il Brasile partecipa infatti al progetto Bioethanol for Sustainable Transport (BEST). 

Dal ’90 al ’92 Goldemberg  è stato Segretario di Stato per la Scienza e la Tecnologia e Segretario dell’Ambiente ad interim durante l’Earth Summit sul clima di Rio de Janeiro. È stato anche Ministro dell’Istruzione e presidente del Brazilian Association for the Advancement of Science e principale autore dell’UNDP World Energy Assessment. Nel 2007 il Time lo ha nominato “Hero of the Environment

Diversi sono gli studi apparsi su Science, l’ultimo pubblicato nel 2008 su un approccio sostenibile al biofuel.

Riferimento: Twas

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