Vedere la scienza a Milano

Pochi sanno che il cinema, prima di diventare spettacolo di massa, è stato strumento di ricerca. Infatti, già prima della storica proiezione parigina dei fratelli Lumiére del 1895, gli scienziati inventavano e si servivano degli antenati delle cineprese. Era solo il 1874 quando l’astronomo Jules César Janssen creò e utilizzò il revolver fotografico per osservare e registrare il viaggio di Venere davanti al Sole, e fu nel 1882 che il biologo Etienne Jules Marey costruì il fucile cronofotografico per analizzare in tutti dettagli i movimenti umani.

La seconda edizione della rassegna “Vedere la Scienza”, che si svolge dall’11 al 15 maggio a Milano, oltre a mettere a disposizione della curiosità dei visitatori opere che appartengono alla storia del cinema e della televisione, offre una selezione dei migliori documentari scientifici di oggi. Lo scopo dell’iniziativa, promossa dalla provincia di Milano, è di mostrare in maniera realistica i più recenti risultati scientifici, che spesso i mezzi di comunicazione a larga diffusione diffondono in maniera superficiale o sensazionalistica.

Nel corso dell’evento milanese verranno proiettati ben venticinque filmati, che mostreranno come la ricerca sia una continua sfida, fatta di impegno, delusioni e soddisfazioni. Il video di Deborah Cadbury, “All’alba dell’era della clonazione”, racconta come gli scienziati del Roslin Institute di Edimburgo, dopo 10 anni di lavoro, sono riusciti a clonare la pecora Dolly. E il filmato “L’avventura di una scoperta” di Yannick Kergoat, ripercorre le tappe della ricerca dei tre scienziati che hanno sconfitto la “malattia mitocondriale”. E ancora, “La soluzione elegante”, di Robin Newell, che mostra, con 18 filmati, come la vita di tutti i giorni sia cambiata grazie alle invenzioni e alle tecnologie più recenti: dall’automobile ai satelliti artificiali, dai prodotti biotecnologici allo sfruttamento delle risorse energetiche.

Ma oltre ai documentari di argomento strettamente scientifico e didattico, nel corso della rassegna saranno presentati filmati che raccontano le vicissitudini umane e intellettuali di personaggi come Galileo Galilei, Alessandro Volta o Lazzaro Spallanzani, e di altri grandi scienziati rimasti sconosciuti al grande pubblico, come il fondatore della geometria descrittiva Gaspard Monge o il matematico Evariste Galois, che a ventun anni scrisse, in sole 16 pagine, una geniale anticipazione dell’algebra astratta. “Vedere la Scienza” rende omaggio anche al grande documentarista olandese, Joris Ivens, scomparso nel 1989. Il pubblico potrà assistere ad alcuni dei suoi migliori film tecnico-scientifici.

Per informazioni sulla rassegna telefonare al 02/8057309, o collegarsi al sito http://albinoni.brera.unimi.it. L’ingresso è gratuito.

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